mercoledì 28 gennaio 2015

Le aspettative a volte "irrealistiche" del paziente

Quando qualcuno chiede per la prima volta un appuntamento per una consulenza psicologica ha spesso delle fantasie "di delega", ovvero nel suo immaginario va dal professionista affinchè questo prenda in carico, non tanto sè stesso come persona sofferente, triste, bisognosa, quanto i suoi sintomi (la sua ansia, i suoi attacchi di panico, la sua crisi...) come fossero parti distaccate da sè da far "aggiustare" a qualcun'altro. E' attraverso i primi colloqui che si crea la sinergia tra psicoterapeuta e paziente affinchè quest'ultimo possa sentire di potersi, e doversi, mettere in gioco in prima persona nell'affrontare quelle parti di sè che gli provocano sofferenza.

giovedì 15 gennaio 2015

"L'aggressività nei bambini... per genitori alle prese con la rabbia dei figli"

Incontro a tema rivolto a genitori, e operatori nel settore infanzia, di bambini nella fascia 0-3 anni, tenuto dagli Psicoterapeuti dell'Associazione di promozione Sociale "Persone al Centro" in data Sabato 31 Gennaio, dalle ore 10:00 alle ore 12:00, presso la propria sede in 

Viale Regine Margherita 270.



L'incontro è volto a trattare il tema delle emozioni di rabbia e collera nei bambini, che si celano dietro comportamenti aggressivi a volte difficili da interpretare e gestire da parte dei genitori.


La partecipazione, previa prenotazione attraverso la voce "contatti" del sito www.personealcentro.it, ha il costo di 10 euro a persona (equivalente al costo della tessera associativa annuale)

lunedì 12 gennaio 2015

Benvenuti in Olanda (Emily Peri Kingsley, 1987)

Riporto un brano che misi come pagina introduttiva alla mia tesi di laurea in Psicologia (Università "La Sapienza", 2003) che trattava la tematica delle aspettative relative alla nascita di un bambino con Sindrome di Down.

Il brano, di Emily Peri Kingsley, affronta il tema della "diversità" in termini di unicità e risorsa. 
"Mi è stato chiesto di descrivere l'esperienza del dare alla luce un bambino con disabilità, di aiutare le persone che non hanno condiviso quest'esperienza a capirla,
immaginando cosa si prova...
Aspettare un bambino è come programmare un favoloso viaggio in Italia; compri una guida e fai numerosi progetti: il Colosseo, il David di Michelangelo,
le gondole di Venezia.
Dopo alcuni mesi di sogni anticipati fai le valigie e arriva la partenza; dopo qualche ora l'aereo sta per atterrare, lo steward entra e dice: "Benvenuti in Olanda!".
"Olanda?", domandi, "Io credevo di essere arrivato in Italia! Per tutta la vita ho sognato di andare in Italia!" "C'è stato un cambiamento nel piano di volo, abbiamo scelto l'Olanda e ora devi stare qui."
La cosa più importante è che non sei in un posto orribile, è solo un posto diverso; così dovrai comprare una guida nuova, dovrai imparare un'altra lingua e incontrerai persone che altrimenti non avresti incontrato... è solo un posto diverso.
Dopo che sei li da un po' inizi a guardarti attorno e scopri che l'Olanda ha i mulini a vento, ha i tulipani. Però tutti quelli che conosci sono occupati ad andare e venire dall'Italia vantandosi del bellissimo periodo trascorso là; per il resto della vita penserai: "Quello era il posto dove volevo stare!" e la pena per tutto ciò non se andrà mai... perché la perdita dei propri sogni è una perdita molto significativa.
Ma... se passerai tutta la vita a piangerti addosso per non essere andato in Italia, non sarai mai libero di godere delle cose molto speciali e molto amabili...dell'Olanda!


                                                                                                  (Emily Peri Kingsley, 1987)

martedì 6 gennaio 2015

QUANTO PESA UN BICCHIERE D'ACQUA? (come gestire lo stress)

Siamo all'Università di Berkley, in California. Un professore della Facoltà di Psicologia fa il suo ingresso in aula, come ogni martedì.Tutto sembra nella norma, ad eccezione di un piccolo particolare: il prof. ha in mano un bicchiere d'acqua.
Nessuno nota questo dettaglio finché il professore, sempre con il bicchiere d'acqua in mano, inizia a girovagare tra i banchi dell'aula. In silenzio.
Gli studenti sembrano dirsi: "Eccoci qua: oggi la lezione riguarderà sicuramente l'ottimismo. Il prof. ci chiederà se il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto. Alcuni diranno che è mezzo pieno. Altri diranno che è mezzo vuoto. I nerd diranno che è completamente pieno: per metà d'acqua e per l'altra metà d'aria! Tutto così scontato!".
Il professore invece si ferma e domanda ai suoi studenti:
"Secondo voi quanto pesa questo bicchiere d'acqua?".