mercoledì 10 dicembre 2014

Comunicare...comunicando

Immersi in un mare magnum di messaggi culturali, sociali, televisivi… sentiamo sempre più spesso parlare di Comunicazione come capacità specifica da apprendere e migliorare. Un consiglio, un avvertimento, ma anche un monito che ogni genitore conosce recita: “parlare con i figli è fondamentale”. 
Da qui nasce il grande problema della comunicazione, ma parlare con i figli è un problema? È una necessità? È un dovere?
Le domande più frequenti che i genitori pongono agli psicologi possono essere:

  • dove abbiamo sbagliato?
  • perchè si comporta così?
  • è colpa nostra?
  • perchè è così svogliato, testardo, irascibile, taciturno?
Specialmente in alcuni momenti di passaggio (l’ingresso a scuola, l’adolescenza..) la comunicazione fra genitori e figli può diventare difficile, i genitori possono sentirsi insicuri, poco informati, e i figli possono sentirsi incompresi, non ascoltati, e non trovare argomenti da condividere con i genitori.

Ancorati al “cosa dire” a volte ci si può perdere aspetti fondamentali della comunicazione legati maggiormente al contesto emotivo e di scambio reciproco con i figli. E’ fondamentale in ogni rapporto umano poter inizialmente solo “guardare l’altro”: com’è? Chi è? Quali sono i suoi gusti? In che fase del suo percorso di vita si trova? Cosa attrae il suo interesse in questo momento?

“Guardare” il proprio figlio e l’altro in generale significa imparare ad essere flessibili e poter cambiare il modo di approcciarsi a lui adottato e risultato molto valido anche solo fino a un momento prima: al contrario, mantenere lo stesso rapporto maturato con un figlio dall’infanzia può portare incomprensioni e continue ed esasperate richieste e provocazioni da parte del ragazzino prima e dell’adolescente poi, con il rischio di compromettere il dialogo tra le generazioni.
  • non riusciamo a farci ascoltare
  • come dobbiamo comportarci?
 In linea generale non esiste un’unica risposta a questa domanda, parlare è sempre un’occasione di scambio, per imparare l’uno dall’altro. Ed è nell’interazione che nasce il piacere di questo scambio. Assillati da troppi esperti e troppe paure a volte i genitori possono perdere la consapevolezza che a parlare con i bambini si impara dialogando con loro, osservando cosa succede tra adulti e bambini, cosa provocano le parole e i comportamenti, quali sono le reali richieste nascoste dietro a domande apparentemente insignificanti…..


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