I libri più belli che ho letto li ho trovati girando per
mercatini, comprando perchè attratta dall'immagine di copertina o da quelle
poche righe che, nel retro di ogni libro, descrivono abilmente l'emozione che
l'autore/autrice vuole trasmettere al lettore.
"Dopo
l'abbandono" affronta il tema della separazione coniugale e della
riorganizzazione che ne consegue con la maestria e la delicatezza di chi entra
in punta di piedi nelle vite delle persone.
Ne
riporto un brano che ho considerato di grande impatto emotivo:
“Solo che non è andata così, non era a questo
che miravamo e ora non siamo più tre, non lo saremo mai più, sembra quasi che questo nuovo strappo ci abbia trasformato in quattro, due coppie separate, io e il mio Ghili, Ammon e il suo Ghili; è proprio condannato a essere diverso completamente, con me e con lui, due coppie sempre più lontane man mano che il bambino crescerà, una metà di lui ormai non è più mia, e mi pare di vederlo proprio, tagliato in due, quale parte scegli mamma? Quella di sopra o quella di sotto, sinistra o destra? Perché comunque intero non lo sarò più, anche se sembro intero, una metà di me sarà sempre e solo frutto della tua fantasia”
(Zeruya
Shalev “Dopo l’abbandono” pag.7
Frassinelli Ed. 2007)
Descrizione
del libro
Una donna matura, borghesemente
felice e sposata, decide di spogliarsi di ogni sicurezza, marito compreso, per
inseguire un sogno di libertà incondizionata. Ma la vita le si staglia davanti
nuda e difficile, molto più di quanto avesse immaginato. È qui che Ella Miller
si trova a fare davvero i conti con se stessa, finché si rende conto che il suo
desiderio era incarnato proprio in quella famiglia sicura di cui aveva voluto disfarsi.
Un cruciale processo di apprendimento, un percorso disseminato di imprevisti e
riflessioni sul ruolo di donna e madre. Forse una tappa obbligata nella vita di
Ella, che per costruire la propria felicità ha avuto bisogno di distruggere se
stessa.
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